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Nozioni Scientifiche

LA SORGENTE DELLA VITA.

L’acqua è la sostanza di cui il nostro corpo ha più bisogno e il suo ruolo è fondamentale per la nostra salute e il nostro benessere. Durante la nostra vita beviamo mediamente una quantità di acqua pari a seicento volte il nostro peso. È facile intuire quanto l’assunzione di acqua inquinata possa causare disturbi alla salute e quanto viceversa bere acqua pura possa generare benessere.

COMPOSIZIONE

L’acqua è rappresentata dalla formula chimica H2O: due ioni di idrogeno e uno di ossigeno. Ma l’acqua dolce che troviamo sulla terra (pozzi, fiumi, sorgenti, laghi ecc.) non è composta solamente da queste due sostanze, contiene anche batteri, minerali inorganici, metalli pesanti, idrocarburi e altri elementi inquinanti. Questo è dovuto al fatto che l’acqua durante il suo ciclo naturale viene a contatto con aria, rocce, piante, animali, terra, onde elettromagnetiche e sostanze tossiche di varia natura. Nella ricerca dell’acqua pura si devono considerare tutti questi fattori tenendo presente che meno componenti indesiderati si trovano nell’acqua, migliore è la sua qualità.

Un’acqua salutare può essere solo di sorgente, non trattata e resa potabile: l’estrazione chimica o fisica di elementi inquinanti infatti non purifica del tutto l’acqua perché le informazioni negative di quei componenti rimangono comunque memorizzate in essa.

IL NOSTRO CORPO È FATTO DI ACQUA

Il corpo umano è immerso nell’acqua, dalla più piccola cellula, che è composta principalmente da acqua e che è avvolta da un’ambiente acquoso, all’organismo nella sua integrità. Il corpo di una persona adulta è composto per circa il 65% di acqua, che equivale a 45 litri. La percentuale più alta di acqua si ha nel giovane uovo multicellulare subito dopo la fecondazione: il 90%; nell’embrione la percentuale è dell’85%, nel neonato dal 75% all’80%, in un quarantenne dal 60% al 70%, in un settantenne dal 50% al 55%.

È facile intuire l’importanza dell’acqua sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo per un perfetto funzionamento dell’organismo umano. L’uomo durante la sua vita beve circa 25.000 litri d’acqua per il mantenimento delle sue funzioni biologiche e delle strutture organiche. Tutti i sistemi organici sono in contatto con l’acqua: quello circolatorio, urogenitale, respiratorio, digestivo, ma anche quello nervoso e sensoriale; ognuno di essi è a suo modo dipendente dall’acqua; ma anche il tessuto dipende da essa così come ogni piccola cellula è ”acqua-dipendente“.

L’ACQUA INTRACELLULARE

I segreti della vita sono racchiusi nell’acqua che mantiene il suo ordinamento strutturale. L’acqua intracellulare è prodotta in parte come residuo del metabolismo e in parte viene assorbita tramite la membrana cellulare. Tutte le sostanze nutritive vengono trasportate nella cellula tramite l’acqua, così come le scorie vengono espulse tramite il prezioso liquido; quando le cellule perdono acqua la loro funzionalità viene rallentata, diventano meno mobili, si irrigidiscono determinando l’invecchiamento dell’organismo. Il valore ideale di riferimento di scambio d’acqua per una persona europea è di circa 2,5 litri al giorno. Le perdite d’acqua si hanno attraverso le espulsioni dirette (1500 ml al giorno) e la respirazione (900 ml). Queste uscite vengono compensate bevendo (1300 ml), mangiando (900 ml) e tramite l’acqua di ossidazione prodotta da metabolismo (300 ml al giorno).

L’ACQUA ELIMINA LE SOSTANZE NOCIVE DAL CORPO.

Una delle più importanti funzioni dell’acqua consiste nell’espellere dal corpo sostanze nocive: scorie e minerali inorganici. Solo l’acqua minimamente mineralizzata, con un basso residuo fisso, è in grado di aiutare il nostro organismo a espellere agevolmente tali tossine. L’acqua pura inoltre è il miglior tonico per la salute e la bellezza: stimola la buona conservazione delle cellule del corpo ed evita la loro disidratazione, quindi anche la pelle ne ha giovamento, il volto e il collo mostrano meno segni e rughe, mantenendosi giovani più a lungo.

I minerali inorganici contenuti nelle acque in gran parte non possono essere metabolizzati direttamente dalle cellule umane, ossia trasformati in sostanze proprie dell’organismo. I minerali che l’organismo umano può assimilare sono quelli che sono già stati assimilati dalle piante, cioè i sali minerali organici.
Di conseguenza, per soddisfare il fabbisogno di minerali non si necessita di acqua, ma di un’alimentazione ricca di frutta, verdura, cereali e alghe.

I minerali inorganici, difficilmente assimilabili dalle cellule umane, possono determinare un sovraccarico di elettroliti nel sangue che dovranno essere eliminati attraverso il filtraggio renale. L’eliminazione costante di elettroliti non assimilabili disturba con l’andar del tempo la normale funzione escretoria delle cellule renali urinarie: il sangue non viene purificato completamente, il filtraggio incompleto dei minerali nei reni determina la precipitazione di queste sostanze nel sangue e nei tessuti, causando quindi ulteriori depositi di minerali. Si formano così calcificazioni all’interno dell’organismo dovute a depositi di minerali sulla colesterina e sulle pareti irregolari dei vasi e anche nei vasi sanguigni del cuore e del cervello, le placche arteriosclerotiche. Queste calcificazioni hanno come effetto un probabile invecchiamento precoce.

Era una fresca giornata dell’autunno del 1952 quando Giuseppe Fellin scese dal Monte Plose con una gerla sulle spalle contenente la prima “bottiglia” di Acqua Plose.

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